WELCOME TO JURASSIC ROCK


Nel numero 11 di ôPianeta Rosaö ho parlato piuttosto brevemente, per ragioni di spazio, del recente concerto che i Pink Floyd hanno tenuto al Cowdray Castle il 18 settembre scorso, prima esibizione pubblica (si fa per dire, dato che i biglietti costavano intorno alle 200.000) del gruppo dopo il famoso concerto di Knebworth del 30 giugno æ90. Un evento a scopo benefico i cui proventi sono stati devoluti alla ristrutturazione del King Edward VII Hospital di Midhurst, una localitα nel Sussex, ad unÆora di macchina da Londra. allo show, denominato ôThe Cowdray Ruins Concertö, in quanto si Φ svolto vicino al Cowdray Castle, distrutto nel 1793, hanno assistito solo un migliaio di persone, appartenenti per lo pi∙ alla medio-alta borghesia inglese, tutti con lÆobbligo di indossare un rigoroso abito da sera. Oltre ai Pink Floyd, hanno preso parte allo show i Genesis, Eric Clapton, John Deacon e Roger Taylor dei Queen. Sono stati proprio il batterista ed il bassista del gruppo del compianto Freddie Mercury ad aprire lo spettacolo proponendo una serie di classici del repertorio dei Queen, accompagnati alla batteria da Gary Wallis, in quanto Roger Taylor si cimentava, piuttosto bene del resto, al canto. Essi hanno presentato ôA Kind Of Magicö, ôThese Are The Days Of Our Livesö, ôAnother One Bites The Dustö, (con Paul Young nel ruolo di cantante), ôWelcome To Jurassic Parkö (un divertentissimo brano proposto per lÆoccasione in omaggio a tutti i complessi di ôdinosauri del rockö presenti alla serata), ôI Want To Break Freeö, ôWe Will Rock Youö e ôRadio Ga Gaö. EÆ stata poi la volta dei Genesis a salire sul palco. Phil Collins, Mike Rutheford e Tony Banks sono stati accompagnati da Tim Renwick, al basso, e da Roger Taylor e Gary Wallis alle due batterie. Il palco ridotto e lÆassenza delle grandi scenografie che sono soliti utilizzare durante i loro show, ha molto nuociuto alla loro esibizione che si Φ rivelata abbastanza deludente. Introdotti da Mike Rutheford sono, quindi, saliti sul palco David Gilmour, Nick Mason e Rick Wright, a cui si sono aggiunti lo stesso Rutheford al basso, Renwick alla chitarra solista e lÆinfaticabile Wallis alla batteria. Dopo una serie di accordi improvvisati da Gilmour, i Pink Floyd hanno intonato ôRun Like Hellö; una buona versione, molto applaudita, resa ancora pi∙ interessante dalla presenza di Paul Young che duettava con Gilmour. Eccellenti anche le esecuzioni dei pezzi seguenti, ôWish You Were Hereö, e ôComfortably Numbö. EÆ stata, poi, la volta di Eric Clapton a presentare il suo breve show prima del magnifico finale, quando la ôRuin Bandö, cos∞ chiamata per lÆoccasione (e formata da Gilmour, Renwick, Clapton, Paul Young e Roger Taylor), ha interpretato alcuni tra i pi∙ noti classici del rockÆnÆroll: ôAinÆt No Peculiarö, ôGimme Some LovinÆö e ôWitness.